Venerdì 18 ottobre • ore 17:10, 19:15, 21:20
Da sabato 19 a domenica 20 ottobre • ore 19:20, 21:20

Grand Prix Speciale della Giuria e rivelazione del Festival di Cannes. è un film intenso e al contempo delicato che ci fa conoscere la società e il mondo femminile di Mumbai

I primi fotogrammi di All We Imagine as Light – Amore a Mumbai sono sfocati. Non si tratta di un errore di fotografia, ci appaiono così perché ripresi da un treno in corsa, uno dei tanti che attraversano l’enorme Mumbai. È una metropoli frenetica, almeno tanto quanto è sporca e disordinata. Non è il posto ideale per una storia romantica, eppure qualcuno ha pensato potesse esserlo. Payal Kapadiya, regista indiana con alle spalle una carriera divisa tra cortometraggi e documentari, ce ne ha raccontato due. Non ha voluto trasformare la città, l’ha lasciata così com’è, regalandoci un punto di vista privilegiato sulle vite di Prabha e Anu, due infermiere del reparto ginecologico dell’ospedale di Mumbai alle prese con il loro diverso bisogno d’amore. Quando il film è stato proiettato all’ultima edizione del Festival di Cannes il pubblico in sala gli ha riservato otto minuti di applausi: ora sappiamo il perché.

Prabha e Anu sono due protagoniste molto diverse fra loro, vivono sotto lo stesso tetto, ma hanno un approccio alla vita totalmente differente. Prabha è un’infermiera esperta, la più grande delle due, nonostante la giovane età ha già un vissuto alle spalle. È sposata con un uomo che non vede e non sente ormai da anni, sa che lavora in Germania e nonostante non abbia più alcun tipo di rapporto con lui, gli rimane molto fedele. Sono stati i suoi genitori a sceglierle il marito, per lei il matrimonio è stato solo una fonte di dispiaceri. In questi anni ha fatto di tutto per lasciarselo alle spalle, come se fosse una disgrazia con cui convivere, e per dimenticarsene ha messo anima e corpo nel suo lavoro, senza lasciare spazio ad alcun pensiero. La sua nuova vita viene scossa da un regalo inaspettato: è una vaporiera, una di quelle costosissime che si usano per cuocere il riso, proviene dalla Germania ed è un regalo del suo dimenticato marito. Nel frattempo Anu non vuole saperne nulla di matrimoni combinati. Sta frequentando un ragazzo musulmano, Shiz, non le importa del giudizio degli altri e vorrebbe vivere a pieno la sua relazione. Non può farlo a casa sua e cerca disperatamente un posto dove appartarsi con il fidanzato. Insieme a Shiz deicde di accompagnare Parvaty, una loro amica costretta ad abbandonare la casa in cui ha vissuto per 22 anni, al suo villaggio di origine, scoprendo un luogo dove essere liberi.

All We Imagine as Light – Amore a Mumbai è delicato e intenso, per nulla scontato, non è solo un film romantico, come ci fa credere quel terribile «Amore a Mumbai» aggiunto al titolo italiano, racconta la società indiana e il mondo femminile.