
Il caso Belle Steiner
Il film di Benoît Jacquot non sfigura di fronte all’originale letterario dal quale è tratto, “La morte di Belle” di Simenon. Per chi ama i gialli d’atmosfera.
Da uno dei capolavori di Simenon, La morte di Belle (pubblicato da Adelphi), Benoît Jacquot ha tratto un film che non sfigura di fronte all’originale letterario. La vita abitudinaria di Pierre, professore di matematica al liceo, e di sua moglie Cléa, proprietaria di un negozio di ottica, viene sconvolta quando la ragazza adolescente che ospitano in casa, Belle, viene trovata morta e nuda nella sua camera.
Cléa era a una serata tra amici mentre Pierre era rimasto in casa a correggere i compiti di scuola: inevitabile che lui sia il primo indiziato. E inevitabile che l’opinione pubblica della cittadina di provincia in cui vivono lo pensi colpevole.
Registrando il comportamento stranamente fatalista di Pierre, che si dichiara innocente ma non sembra preoccuparsi molto di dimostrarlo, il film scava nell’angoscia crescente di quest’uomo che coi suoi silenzi dà l’impressione di voler nascondere qualcosa.
15 Marzo 2025 Cinema
“Il caso Belle Steiner”: la recensione di Paolo Mereghetti
Il film di Benoît Jacquot non sfigura di fronte all’originale letterario dal quale è tratto, “La morte di Belle” di Simenon. Per chi ama i gialli d’atmosfera
di Paolo Mereghetti
IL CASO BELLE STEINER
Genere: giallo socio-psicologico
Regia: Benoît Jacquot. Con Guillaume Canet, Charlotte Gainsbourg, Josephine Helin, Pauline Nyris, Kamel Laadaili, Thibault Vinçon, Salim Kechiouche, Jean-Christopher Pagnac, Alix Consiglio
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Da uno dei capolavori di Simenon, La morte di Belle (pubblicato da Adelphi), Benoît Jacquot ha tratto un film che non sfigura di fronte all’originale letterario. La vita abitudinaria di Pierre, professore di matematica al liceo, e di sua moglie Cléa, proprietaria di un negozio di ottica, viene sconvolta quando la ragazza adolescente che ospitano in casa, Belle, viene trovata morta e nuda nella sua camera.
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Cléa era a una serata tra amici mentre Pierre era rimasto in casa a correggere i compiti di scuola: inevitabile che lui sia il primo indiziato. E inevitabile che l’opinione pubblica della cittadina di provincia in cui vivono lo pensi colpevole.
Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg nel film “Il caso Belle Steiner”
Registrando il comportamento stranamente fatalista di Pierre, che si dichiara innocente ma non sembra preoccuparsi molto di dimostrarlo, il film scava nell’angoscia crescente di quest’uomo che coi suoi silenzi dà l’impressione di voler nascondere qualcosa.
Il romanzo (assolutamente da leggere) aveva un finale cupo e disperato, ma il film (assolutamente da vedere) non gli è da meno, sul filo sottilissimo e molto fragile che divide l’innocenza dalla colpevolezza.
Per chi ama i gialli d’atmosfera.