Omaggio a Mastroianni
Mercoledì 20 novembre alle ore 20.30 proiezione de “LA DOLCE VITA” di Federico Fellini.
Ingresso: 6,00€
Si ringrazia per la collaborazione Tiziano Corbelli | Grafica Alice Molari | Grazie a Cineteca di Bologna
Il 28 settembre 1924 nasceva uno dei più grandi divi del cinema mondiale: Marcello Mastroianni. La
Cineteca di Bologna, con il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, celebra i 100 anni di
Marcello Mastroianni portando dal 7 ottobre nelle sale italiane 7 film che ripercorrono una carriera
con pochi eguali.
“Nessuno è mai stato protagonista di così tanti capolavori – racconta il direttore della Cineteca di
Bologna Gian Luca Farinelli –, facendo sempre scelte coraggiose, come, ad esempio, dopo La dolce
vita e 81⁄2, quando tutti lo volevano latin lover e lui, invece, scelse di inanellare una serie incredibile
di film in cui è impotente, forse omosessuale, cornuto, contribuendo a creare un’immagine diversa
del maschio italiano, sensibile, elegante, perdente, ironica, empatica. Forse proprio per questo non ci
pare possibile che compia oggi 100 anni, perché tra tutti gli attori della sua generazione solo lui ci
pare un nostro contemporaneo. È il motivo per cui abbiamo deciso di celebrarlo, non con un solo
film, ma distribuendo in Italia addirittura 7 capolavori da lui interpretati”.
LA DOLCE VITA (Italia-Francia/1960) di Federico Fellini (180’)
Soggetto e sceneggiatura: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi, Pier
Paolo Pasolini
Fotografia: Otello Martelli
Montaggio: Leo Catozzo
Scenografia: Piero Gherardi
Musiche: Nino Rota
Interpreti: Marcello Mastroianni (Marcello Rubini), Anita Ekberg (Sylvia), Anouk Aimée
(Maddalena), Yvonne Furneaux (Emma), Magali Noël (Fanny), Alain Cuny (Steiner),
Annibale Ninchi (padre di Marcello), Riccardo Garrone (Riccardo), Lex Barker (Robert),
Jacques Sernas (divo)
La dolce vita fu una svolta importantissima nella mia carriera. Al ruolo arrivai nella maniera più
convenzionale, più normale. Un famoso regista ti fa sapere che vuole vederti, Fellini in questo caso,
tu vai a un appuntamento a Fregene perché quella è la sua spiaggia preferita, ecco, così… Io mi ci
recai con l’avvocato, per darmi un po’ un tono, mi ero detto: “Hai visto mai che ’sto regista
famoso…? E allora fammici andare con Ferrara, l’agente!”. Fellini, dandomi subito del tu, fece:
“Ho piacere che sei venuto: ho pensato a te, sai, a me non importa la bravura di un attore, mi
servirebbe la tua faccia qualunque. Anche se De Laurentiis vuole Paul Newman, a me non interessa,
voglio un volto qualsiasi come il tuo”. Lì per lì rimasi molto imbarazzato perché, anche se sapevo
benissimo di avere un volto come diceva lui, questa sua uscita era brutale. Allora, anche perché
avevo l’avvocato Ferrara accanto chiesi: “Ma potrei leggere il copione prima di decidere?”. Lui
ribatté: “Sì, come no”, e chiamando Ennio Flaiano che stava sotto un ombrellone, gli disse di
portarmelo. Dopo un minuto Flaiano arrivò con un mucchietto di fogli bianchi su cui non c’era
scritta neppure una parola. Solo c’era un disegno fatto da Fellini che rappresentava il mare, le onde,
dentro le quali nuotava un uomo con un fallo lunghissimo che arrivava fino al fondale, circondato
da un gruppetto di sirene che danzavano. Io divenni rosso, verde, ero molto imbarazzato, ebbi la
netta sensazione che Federico si fosse preso gioco di me, di questo attore che per giunta arrivava
con l’agente e che, quindi, aveva proprio sbagliato sistema. Così per salvarmi dalla situazione, dissi:
“Va bene, molto interessante, faccio il film”.
Marcello Mastroianni